Il Sacro Monte di Varallo, tra arte e devozione.
Una delle vallate che sono dominate dal Monte Rosa è l’affascinante Valsesia.
Essa prende il nome dal fiume Sesia che collega la borgata alpina di origine walser di Alagna alla pianura vercellese e al suo reticolo fitto di risaie.
Nel cuore della valle sorge la caratteristica cittadina di Varallo, un borgo storico dalle tradizioni antiche e custode di tesori d’arte unici che rendono la visita al borgo un’esperienza indimenticabile.
Il percorso parte dal Sacro Monte, complesso devozionale sito UNESCO dal 2003, costruito a partire dalla fine del XV secolo come luogo di pellegrinaggio al di sopra della parete rocciosa che sovrasta il centro storico.
A partire delle origini e per oltre tre secoli, architetti, scultori, pittori e artigiani si sono susseguiti nella creazione del percorso che oggi conta 45 cappelle, 800 statue e circa 3000 affreschi incentrati sulla vita e passione di Gesù.
Il sito è facilmente raggiungibile dal centro città in diversi modi, sia a piedi secondo il percorso storico, sia attraverso la funivia considerata tra le più ripide e panoramiche d’Europa.
La città di Varallo offre poi la possibilità di visitare altri scrigni di arte storia e tesori come la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nota per la “Parete Gaudenziana”, un imponente affresco dipinto dal pittore Gaudenzio Ferrari nel 1513, in cui è raccontata la vita di Gesù.
Poco distante dalla Chiesa, compreso nel perimetro del nucleo più antico del borgo, si trova il Palazzo dei Musei in cui è ospitato il Museo Calderini e soprattutto la Pinacoteca di Varallo, la seconda raccolta più importante del Piemonte.
Infine non si può perdere la passeggiata tra le viuzze del centro medievale, le antiche e pittoresche contrade con i loro palazzi rinascimentali e tardo barocchi costruiti dai signori locali, per poi arrivare nell’elegante piazze del teatro, vero salotto cittadino su cui si affaccia anche la maestosa Collegiata di San Gaudenzio.