Il nostro viaggio incomincia da Domodossola direzione Crodo in Val Antigorio.
Man mano che saliamo il paesaggio inizia a cambiare e incominciamo a vedere la vera Ossola, a Crodo ci potremo fermare a comprare il formaggio della Valle e il pane tipico di segale, prodotti buoni e genuini.
A Baceno troviamo la chiesa Monumentale di San Gaudenzio, considerata la “chiesa più bella delle Alpi”, splendida espressione di arte e fede fra alte montagne.
Realizzata a partire dal X secolo su uno sperone roccioso, subì diversi ampliamenti; la facciata a capanna conserva un grande affresco di San Cristoforo, patrono dei mercanti che percorrevano la via dell’Albrun, dipinto nel 1542.
Proprio sotto la chiesa di San Gaudenzio, parte un sentiero che porta agli Orridi di Uriezzo: queste sono profonde e tortuose cavità scavate nella roccia risalenti all’ultima glaciazione, quando il territorio era coperto da uno spessore di ghiaccio che superava i 1000 metri e sotto di esso l’acqua erodeva tramite sabbia e ciottoli, creando profonde fenditure.
La strada prosegue per la famosa Cascata del Toce.
La più bella e poderosa Cascata delle Alpi!
La Cascata del Toce è la seconda in Europa per altezza: ha un salto d’acqua di 143 metri per un fronte massimo, alla base, di 60 metri.
Sulla sommità si trova un fantastico punto d’osservazione dal quale si può ammirare la cascata in tutta la sua maestosità: il ponticello in legno proteso sopra il salto d’acqua.
Sorge, in cima alla cascata, il famoso albergo costruito nel 1923 e progettato in stile Decò dall'architetto Piero Portaluppi, uno dei massimi esponenti dello stile architettonico.
La Cascata del Toce è visibile nella sua maestosità solo per brevi periodi nel corso dell’anno (da giugno a settembre), in quanto le acque del Toce vengono raccolte nel bacino di Morasco, a monte della cascata, e, tramite una galleria e una condotta forzata raggiungono la centrale di Ponte dell’Enel per essere utilizzate nella produzione di energia elettrica.